26/04/13

Una giornata piena

Le mani dolenti: dolori da giovane "artigiana" alle prime armi, calli ancora non pronti a proteggere dal dolore.. si formeranno, così come i gesti man mano diverranno fluidi.. lasciando la testa forse meno bisognosa di concentrazione per muovere nel modo giusto i vari muscoli, più libera di spaziare, di aprirsi ai pensieri.
"Quando la testa e la mano divorziano è la testa a soffrirne" (L'uomo artigiano-R.Sennet)
Lo scopro profondamente vero. E' come se nel cucire con cura i pezzi di cuoio, nell'incollare con attenzione i pezzi di carta, ricucissi pezzi di me prima separati. La mia testa ne giova del lavoro delle mie mani. Passiamo decisamente troppa parte della nostra vita a fare un lavoro intellettuale e troppo poco ad imparare a "saper fare". Per le mani passa buona parte della costruzione del nostro equilibrio, a mio avviso.

Il cuore pieno. Perché gli incontri di questa giornata mi hanno ricordato che c'è ancora qualcuno capace di donare qualcosa di sé in modo gratuito, di credere nelle potenzialità e nella creatività degli altri, di mettere in gioco parte del proprio tempo, delle proprie cose, delle proprie capacità, per lasciare il mondo un po' migliore di come non sia ora. E questo da una grande speranza, non trovate?


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