28/04/13

L'angolo dell'autoproduzione: il mio orto sovversivo!


Inizierei suggerendovi di vedere questo video che riporta la visione di Roger Doiron, fondatore di "Kitchen Gardeners International", una rete non profit composta da 20.000 persone in 100 paesi. Il suo piano (orto) sovversivo sta diventando anche il mio!!!

 
Alcune parti del discorso di Roger ve le riporto.. giusto per farvi venire la voglia di seguire il mio suggerimento di prima (di vedere il video!!) se non l'avete fatto!

"Il mio nome è Roger Doiron e coltivo un piano sovversivo. È così sovversivo infatti che ha il potenziale per modificare radicalmente l'equilibrio di potere non solo nel nostro paese ma in tutto il mondo. Riconosco che le mie parole vi suonano.. vi suonano leggermente alla Doctor Evil, lo posso comprendere, ma, credetemi, abbiamo davvero poco in comune. I suoi piani segreti parlano solo di distruzione e segretezza mentre i miei piani parlano di creazione e apertura Infatti, il mio piano può funzionare se lo condivido con più gente possibile. Ed ora lo condivido con voi, ma mi dovete promettere che lo condividerete a vostra volta con altri. 

Suggerirei a tutti voi che l’orticoltura è un’attività sovversiva. Pensate al cibo come una forma di energia. E’ ciò che ci alimenta e allo stesso tempo una forma di potere. E quando incoraggiamo la gente a coltivare parte del proprio cibo la stiamo incoraggiando a prendere il potere nelle proprie mani. Potere sulla propria dieta, potere sulla propria salute e un po’ di potere sul proprio portafogli. Penso che questo sia veramente sovversivo perché stiamo anche, necessariamente,  dicendo di sottrarre quel potere da qualcun altro, da altri soggetti sociali che attualmente hanno potere su cibo e salute. 


Sappiamo che la popolazione sta aumentando e molti di noi si rendono conto che sta anche cambiando. Dal 2007 è avvenuto un passaggio fondamentale: da un mondo principalmente rurale a uno principalmente urbano e questo ha implicazioni sul modo in cui sfameremo queste persone, sugli approvvigionamenti di cibo nelle città. Ora, immagino che ci sia qualche fan di Stephen King tra il pubblico presente, ed io sono uno di loro, ma posso dirvi che non ho mai letto niente di più spaventoso di questo. Ed è la statistica che dice che per permettere la crescita della popolazione dovremo coltivare più cibo nel corso dei prossimi 50 anni, di quello che abbiamo coltivato nel corso dei 10.000 anni passati. Ora, ciò che rende questo ancora più impegnativo, è che avremo bisogno di coltivare tutto questo cibo con meno. E quando dico meno, intendo un certo numero di cose, meno petrolio, per esempio. I geologi più rispettati credono che abbiamo già raggiunto il picco della produzione di petrolio mondiale. Ora potreste pensare che non ci sia un collegamento fra petrolio e cibo, invece di fatto ce n'è uno molto forte. Ci vogliono 10 calorie di energia da combustibili fossili, nel nostro sistema alimentare altamente industrializzato, per produrre una caloria di energia alimentare. 

Un altro messaggio importante è questo: gli orti crescono bambini e famiglie sane. Nell'economia attuale la chiave per far passare questo messaggio è, gli orti aiutano le famiglie a risparmiare. Rispetto a ciò, fidatevi tranquillamente delle mie parole, perché, un paio di anni fa, oltre a tritare gli ortaggi con mia moglie abbiamo tritato numeri. Ed abbiamo scoperto che alla fine, abbiamo risparmiato oltre 2000 dollari coltivando il nostro cibo. Voi,ora, potreste chiedere: se gli orti producono tutte queste belle cose, come facciamo a farne di più? Questa infatti è la domanda che la mia organizzazione "Kitchen Gardens International" si sta chiedendo e alla quale sta rispondendo. E la nostra risposta è essenzialmente questa: avremo bisogno di far leva sulle risorse ed il potere che abbiamo, gli orti e gli orticoltori che ci sono in modo da stimolarne di nuovi."


Io sono fortunata, per carità: ho un balcone piuttosto spazioso (sarà circa 5x1,5metri, su per giù!) da trasformare in uno splendido orto, ma non serve necessariamente tantissimo spazio per cominciare a coltivare qualcosa anche nelle nostre città!!! 
Insalata e cicoria, che ho piantato a febbraio e che ho già più volte raccolto e mangiato, le ho coltivate in vasi che sarebbero entrati benissimo su un balconcino molto più piccolo.. oserei dire quasi anche su un davanzale! Vi assicuro che la soddisfazione è grande (e pure il gusto non è male!!!!!)!!!



So che una reazione potrebbe essere: "ma non l'ho mai fatto, non sono capace"!! 
Beh, su internet ci sono milioni di siti che danno suggerimenti, consigli, dritte, su come piantare e coltivare le più svariate cose!! I libri si sprecano! Ma non solo, sono sempre più diffuse in un sacco di città esperienze di orti cittadini, reti di persone che del recupero dei saperi legati alla terra ne fanno una missione!! 
Io dico che almeno il 70% della soluzione ai problemi sta nella motivazione che si ha nel trovare un modo per risolverli, o no? 
Riprendiamoci un pezzettino almeno simbolico della nostra sovranità alimentare, della nostra autosufficienza, della nostra libertà di poter scegliere cosa mangiare, della nostra salute!! 
Evviva l'orto sovversivo!!!



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