17/06/14

Impronta creatrice


Ci sono gesti che ci escono fuori con una naturalezza
che ha il sapore dell'istinto.
Una naturalezza che smaschera,
sotto l'apparente distanza che tendiamo a metterci,
quanto siamo intimamente legati alla terra.
Perché possiamo fare finta di niente
ma siamo stati contadini per migliaia di anni...
ce l'abbiamo nel DNA.
Non basta un salto generazionale per cancellare dal nostro istinto
quello che per secoli il genere umano ha compiuto nella quotidianità.
Oggi ho recuperato i semi da tre piante di insalata
che avevo lasciato andare a fiore.
Cosa mai fatta in vita mia,
per cui mi immaginavo non capace.
Eppure.. quella naturalezza mi è uscita fuori così, inaspettata.
La sensazione di compiere movimenti familiari.
La sensazione di entrare in contatto,
nella ripetitività e nella lentezza di quei gesti,
con la parte più profonda di me.
La sensazione di entrare in contatto,
allo stesso tempo,
con qualcosa di molto più grande.
C'è una realtà, dentro di noi,
che va molto al di là di quello di cui siamo coscienti.
Ognuno potrà dargli il nome che meglio crede.
Per me "impronta creatrice" che Dio ci ha messo dentro..
chiamati a partecipare alla vita.
Compito di responsabilità.. ma il più "alto" dei compiti.
Sfumature diverse per ognuno.
Ma, dentro, la stessa gioia profonda.