29/07/14

La maledizione dei bravi ragazzi...


Le aspettative degli altri..
Questa la maledizione dei "bravi ragazzi".
Vale per tutti, probabilmente..
ma spesso per loro le aspettative sono più alte,
più forti, più pressanti.
Presagio quasi di un destino ineluttabile..
positivo, ovviamente.
In cui tutti i sogni infranti degli altri finalmente si realizzano.
Arma a doppio taglio, assai affilata.
Da una parte stimolo a puntare in alto, 
a non sprecare i propri talenti.
Dall'altra forse il peso più grosso da portare sulle spalle.
Meglio.. un peso da imparare a togliere dalle spalle,
da lasciare dietro di sé
per poter assumere il proprio destino con libertà.
Il peso sano della fatica di diventare chi si vuole essere sul serio,
di diventare se stessi fino in fondo..
quello sì, va preso su di sé.
L'altro va coraggiosamente lasciato per terra.
Quel laccio che ci tiene legati al bambino che è in noi, 
quel bambino che ha bisogno di essere riconosciuto,
di vedere specchiato nell'approvazione degli altri il proprio valore..
quel laccio va spezzato..
perché rischia di tenerci incatenati ad una storia che non è la nostra.

24/07/14

La dimensione giusta per essere felici


Tempo di progetti, di sguardo lanciato in avanti.
Tempo di decisioni,
in cui sento forte la necessità di ancorarmi saldamente ai miei desideri, 
ai miei bisogni.
Tempo di lanciare il cuore oltre l'ostacolo e buttarsi,
rischiare e sentirsi vivi! 
Magari sarà un fallimento,
magari tornerò sui miei passi dopo poche settimane. 
Ma almeno potrò guardare indietro e dire di aver tentato.
"non ce devi provà, ce devi riuscì.."
ok.. intanto ce provo, poi dopo ce riesco pure.. vabbè?!? 
Stufa di parole e progetti vuoti, solo sulla carta..
anzi, manco sulla carta.. nella mia testa e basta!
Stufa di rimandare sempre a un domani che non arriva mai.
Ho bisogno di sporcarmi le mani, di mettermi in gioco, 
di provare, testare, mettermi alla prova..
"c'hai il pane, vedi di non farti mancare i denti.."
hai ragione.. è così!
Non voglio farmi mancare i denti. No!
Non mi ricordo le parole esatte di Jairo..
ma il senso era che non occorre necessariamente fare le cose in grande.
Quello che è troppo grande spesso finisce per schiacciarti, 
per consumare energie fisiche ed emotive 
senza darti la giusta ricompensa in cambio.
C'è una dimensione che è quella giusta per essere felici.
Quella va cercata. 
E in quello che c'è già,
in quel pezzetto di terra,
che è concreto più di ogni altra possibilità,
forse questa dimensione la posso trovare.
Magari no.. ma magari si!
Non sto firmando niente col sangue.
Posso tornare indietro.
Posso scegliere tempi e modalità.
E se sbrocco in 4 ore sto di nuovo qua!!!!!
Per cui che si fottano le paure, ecco!