02/02/15

Tra fare spazio e fare memoria


Quanta magia si può racchiudere in delle vecchie scatole!
Quanti pezzi di noi.. lettere, diari, giocattoli, poster..
oggetti agli occhi di tutti per lo più insignificanti,
ma legati a ricordi, emozioni, volti.
In queste settimane ne sono stata sommersa (oltre che dalla polvere!!).
Bello, indubbiamente, immergersi in alcune parti della propria storia,
dimenticate, magari, dopo tanto tempo
ma se ci siamo presi la briga di conservarne il ricordo
forse anche significative, in qualche modo.
Ma nel mezzo di queste operazioni..
(non so bene come chiamarle..raptus ordine-pulizia?!?)
sono uscite fuori anche alcune riflessioni:
a quante cose inutili restiamo attaccati?
Quanto spazio lasciamo che sia occupato da pezzi del passato,
da oggetti e ricordi che la loro significatività l'hanno ormai persa?
Non è facile bilanciare le due cose..
fare memoria
e fare spazio, anche fisicamente, al nuovo.

Siamo esseri limitati.
Non possiamo portare tutto con noi..
esteriormente, nelle nostre case
che spesso "scoppiano" di oggetti e cianfrusaglie
(almeno la mia, di casa, è decisamente al limite dell'esplosione!)
ma anche interiormente.
Abbiamo uno "zaino" sulle spalle che dobbiamo scegliere come riempire..
Possiamo scegliere di restare legati a tutto,
di non voler buttare niente,
di restare gelosamente attaccati, quasi affezionati
a parti di noi che sono ormai "morte" nel passato.
Ma il prezzo è uno zaino che diventa pesante,
che rischia di schiacciare,
che rischia di esser così pieno di superfluo
da non avere spazio sufficiente per accogliere altro..
che renderà i passi lungo la strada lenti
e costringerà ad una fatica che piega la schiena,
abbassa lo sguardo.
Oppure si può scegliere di portare con sé solo l'essenziale.
Quello che è veramente importante.
Il che presuppone, ovviamente, uno sforzo di discernimento
per capire quello che lo è, importante, e quello che non lo è.
E presuppone, allo stesso tempo, un po' di coraggio.
Coraggio nel lasciare indietro il superfluo,
coraggio di staccarsi da pezzi di noi a cui siamo affezionati
e che in qualche modo ci danno sicurezza,
ci dicono chi pensiamo di essere in base a chi eravamo ieri.
Coraggio nel lasciare che parte del nostro spazio resti vuoto..
coraggio nel guardarlo e accoglierlo, quel vuoto
e nel lasciare che, lungo la strada, sia riempito da qualcosa di nuovo,
che non conosciamo, che ci mette un po' "a rischio".
Ma lo zaino è più leggero, alla fine..
il passo più veloce..
il cuore più libero..

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