11/04/14

Cara amica ti scrivo..

Te lo avevo promesso ed eccomi qui.
A scrivere a te
che vali così tanto che forse non te ne rendi conto.
A te, che rincorri uomini incapaci di vedere la meraviglia che c'è dietro le tue difese..
la tua forza, la tua generosità, il tuo umorismo, il tuo coraggio, il tuo sacrificio.
Incapaci di accogliere le tue fragilità,
di amare le tue debolezze, i tuoi difetti, le tue vulnerabilità.
Un po' li devi capire..
ci siamo prese un pezzo del ruolo che per secoli hanno avuto loro.
Generazioni di donne hanno lottato per essere autonome, indipendenti, forti,
per far sentire la loro voce..
e tante lottano ancora per questo.
Non ci serve più che siano loro a difenderci,
non ci serve più che siano loro a portare da mangiare a casa.
Abbiamo tirato fuori le unghie,
vogliamo prendere noi le nostre decisioni,
vogliamo fare le donne in carriera,
siamo diventate forti, forse aggressive,
non vogliamo più stare nel ruolo solo di madre e custode della casa...
Ci siamo prese un pezzo del ruolo che prima era il loro.
Un po' li devi capire, amica mia,
se sono fragili, indecisi, confusi..
se hanno perso il coraggio.
forse gli serve tempo per capire qual è il ruolo nuovo che vogliono avere.
Però, amica mia.. c'è un però.
Non puoi pagare tu la loro fatica.
Non possiamo essere noi a "salvarli",
devono decidere di salvarsi da soli.
Non sono tutti indecisi.
Non sono tutti confusi.
E a quelli che lo sono forse non serve un'ennesima donna-mamma.
Non hanno tutti paura.
Non scappano tutti davanti all'impegno e alla responsabilità.
Non fuggono tutti davanti alle difficoltà,
alla necessità di mettersi davvero in gioco,
di buttarsi, di fidarsi, di sporcarsi le mani in un vero gioco di squadra.
Non avere le fregole di rincorrere chi non vuole realmente essere raggiunto.
Tu meriti un uomo che abbia il coraggio o la forza di pescare,
non solo di buttare l'amo per poi mollare la canna da pesca!

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